Faccio il barbiere...

Faccio il Barbiere e vedo la città che cammina al di là della vetrina, una città che immagino meno frenetica e più vitale se avesse uno spazio dove rallentare, guardare, ascoltare, giocare: semplice interpretazione di spazio per chi vuole esprimere un'emozione. E allora apro la porta, aggiungo sedie, improvviso un palco: "Benvenuta vivace curiosità!" Qui si ospitano fantasia e creatività, che sono la mia passione, e mi dà tanta soddisfazione vederle intrecciarsi alle persone.

lunedì 2 gennaio 2017

INAUGURAZIONE CONCERTO

PALERMO, UNA VEDUTA
Di Marco Centasso
A cura di Valentina Fin

RAME
IO voce
Marco centasso contrabbasso
Mauro Spanó piano
Giovanni Fochesato sax tenore 
Filippo Mampreso batteria
Pezzi originali

Domenica 8 gennaio ore 17.00





Una veduta è una ripresa dal vero. I vedutisti veneziani del Settecento svilupparono, con la veduta,
 il gusto per una realizzazione artistica non spettacolare, sia per il soggetto che per la dimensione.
“Palermo, una veduta” è proprio questo. Non c’è pretensione, non c’è ostentazione alcuna. E’ una ripresa dal vero. Il voluto e netto bianco e nero è una scelta stilistica in linea con questo principio. Ma la veduta non è solo questo. Veduta è l’atto fisico del vedere e l’artista si fa testimone oculare della realtà. 
Veduta è forza visiva, è facoltà di discernimento e l’artista, con lo strumento ottico, rende immortale l’aspetto stesso delle cose che si vedono.
 Veduta è capacità di vedere, cioè di comprendere con l’intelletto, con particolare riferimento al modo di vedere, cioè di giudicare le cose;
 e l’artista, attraverso la macchina fotografica, vede, certo, ma comprende anche profondamente e giudica, imprime.
 Si tratta di un sigillo, quasi di una convalida. 
L’artista è colui che suggella, sancisce, a partire da ciò che vede con gli occhi e con l’intelletto.
Questa mostra, vuole essere solo Palermo, una città incantevole, proprio come l’abbiamo veduta.









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